Un buon ritratto è una grande conquista, perché è la più complessa e intima delle fotografie, frutto della comunione di tanti fattori che in quell’attimo si incontrano in una magica alchimia.
È l’unica fotografia che non si fa soli, è l’incontro di almeno due anime.
La luce, la tecnica, l’esperienza e la fantasia sono importanti, ma è fondamentale l’empatia del fotografo, la sua capacità di relazionarsi e l’armonia di intenti tra le parti.
È intenso, espressivo e autentico quando tutto ciò avviene; non a caso gli indiani dicevano, riferendosi al ritratto, che la fotografia è capace di rubare l’anima.